Il fabbricato storico oggetto di intervento fu costruito lungo via della Rocchetta dai marchesi Corti intorno al 1769, inglobando in parte alcuni edifici di età medievale. Nel 1872 il complesso di Palazzo Corti passò agli Arnaboldi, originari di Milano, che si trasferirono a Pavia nell'Ottocento, dove ricoprirono importanti cariche. Tre anni dopo commissionarono all'architetto Ercole Balossi il progetto di ampliamento, racchiudendo al centro un grande giardino.

Cortile visto da Piazza San Michele

Nel PGT (Piano di Governo del Territorio) vigente, l’immobile è compreso nell’ambito dei beni storico-monumentali vincolati e  normato dall’art.14 delle NTA (Norme Tecniche Attuative). Anche il decreto di vincolo del comune di Pavia interessa sia fabbricato principale che le aree dei cortili privati.

L’oggetto di richiesta di manutenzione ordinaria del complesso condominiale denominato Palazzo Arnaboldi consisteva nel ritinteggiare una porzione dell’immobile conservando l’impatto visivo originale con i colori e le finiture esistenti. Le zone oggetto di intervento hanno interessato la facciata relativa al corpo di fabbricato prospiciente Via della Rocchetta, le facciate ad est del cortile interno visibili dalla strada pubblica e le murature e porzioni di fabbricato che si affacciano a sud su via Capsoni e la torretta.

Dettagli facciata Via della Rocchetta

Sull’edificio condominiale residenziale, costruito in laterizio pieno e pietra, con intonaco a base calce e cemento e finitura con tessuto pittorico a carattere minerale, sono state rilevate molteplici fenomenologie quali micro-organismi localizzati, prevalentemente sulle superfici esposte a nord, oltre a concrezioni da smog e polveri depositati maggiormente sulle modanature architettoniche e sulle parti meno esposte a piogge meteoriche.

 

Le superfici presentavano inoltre distacchi localizzati del tessuto pittorico e dello strato sottile superficiale dell’intonaco, soprattutto nella parte bassa a contatto con il terreno per umidità ascendente, con presenza visibile localizzata di microfessurazioni dell’intonaco sia passanti che superficiali, nonché alcune lesioni di parzializzazione.

Dopo un’accurata verifica tecnica è stato proposto un ciclo di restauro dei prospetti verticali esterni mediante fondi e finiture minerali ai silicati della Linea Histolith.

In funzione della tipologia costruttiva, si è ritenuto opportuno rispettare e salvaguardare quanto più possibile la natura e l’originalità della struttura intervenendo con prodotti altamente permeabili al vapore acqueo e idrorepellenti (idrofughi) per mantenere le facciate asciutte e pulite soprattutto in ambienti inquinati. 

Pertanto, come ciclo di restauro sono stati proposti fondi riempitivi a base di silicato di potassio e finiture lisce sempre a base di silicato di potassio della Linea Histolith, che propone sistemi di risanamento, fondi e finiture minerali in grado di garantire l’autenticità dei materiali originali e il rispetto dei colori degli edifici storici.

Vista da piazza San Michele. La zona della torretta neoromanica, che presentava parti di intonaco leggermente danneggiate dalle intemperie nella parte centrale, è stata ritinteggiata riprendendo i colori già esistenti

I fondi riempitivi, in funzione del quantitativo e dello spessore applicato, saturano quanto più possibile le fessurazioni superficiali statiche, dando uniformità alla superficie, mentre la finitura liscia dona notevole vigore alla facciata attraverso la profondità monocroma creata dal prodotto stesso.

La superficie da restaurare necessitava di alcuni interventi preliminari atti a rendere la superficie stabile e portante. Tutti i supporti che presentavano insediamenti di alghe, muffe, funghi o licheni sono stati trattati con  lo specifico disinfestante Caparol Capatox.

Dopo la rimozione di tutte quelle parti di strati di pittura non ben ancorata o non portante è stato eseguito un rappezzo dell'intonaco additivando le malte con il formulato legante concentrato Disbon Konzentrat 760 Plus. Prima dell’applicazione del fondo, il supporto è stato trattato con il detergente specifico Caparol Kalk Reiniger,  per la rimozione selettiva di residui di posa o fugatura ed efflorescenze saline resistenti agli acidi.

Dopo l’avvenuta maturazione delle riparazioni effettuate, a supporto ben asciutto, è stato applicato il prodotto Histolith QuartzGrund, fondo di collegamento ai silicati di potassio riempitivo ed uniformante, idoneo anche per applicazioni su vecchie pitture non minerali e conforme ai requisiti della norma DIN 18363, diluito con apposito fissativo Histolith Silikat-Fixativ che garantisce una perfetta adesione di pitture ai silicati su supporti lisci e su pitture in dispersione opache preesistenti.

Il trattamento di finitura sulle superfici  comprese le modanature architettoniche è stato eseguito con Histolith Mineralin, fondo e finitura minerale riempitiva ai silicati di potassio, idonea per uniformare e riempire superfici strutturate, sia in interni che in esterni, anche in presenza di microcavillature dell'intonaco, ad alta resistenza agli agenti atmosferici, elevata idrorepellenza e con massima permeabilità al vapore e all'anidride carbonica.

Sulle superfici di facciata è stata applicata la finitura a base di silicati riprendendo i colori esistenti  attinte dalla collezione Histolith Klassik, risultato di una collaborazione tra Caparol ed esperti delle Sovrintendenze e restauratori, che propone una selezione di colori storici, derivanti dall’utilizzo dei pigmenti minerali e dei materiali da costruzione tradizionali.

La facciata presentava due finiture, una rosa e una beige, pur avendo caratteristiche identiche. Si è ritenuto, come miglior valorizzazione della facciata principale di accesso all’immobile, realizzarla come la maggior parte della metratura, ossia color rosa chiaro con cornici color tortora

L’intervento di manutenzione ha previsto inoltre la riverniciatura delle parti in ferro, trattate con la Linea Capalac. Il fondo è stato trattato con Capalac AllGrund ad altissimo potere di adesione, antiruggine su fondi in ferro e acciaio, una combinazione speciale a base di resina sintetica con pigmenti di protezione anticorrosiva attivi e solventi esenti da aromatici. Sul supporto asciutto, è stato in seguito applicato Capalac Schutz, smalto ferromicaceo ad effetto antichizzante, anticorrosivo, dotato di elevata protezione e con rapida essiccazione.

Via della Rocchetta – dettaglio ingresso principale e parti in ferro

Dopo l’accurato restauro la dimora storica settecentesca, uno dei simboli più prestigiosi di Pavia, è ritornata al meritato splendore.

  • Leggi l'intervista ai professionisti coinvolti in questo progetto di ripristino:

 http://www.caparolmedia.it/interviste/restauro-del-palazzo-arnaboldi-un-successo-condiviso-la-testimonianza-dei-professionisti

 

Dic.2021