Il restauro d'arte di una villa storica di Pescara: intervista all'artista Marco Napoletano

ArtMandE " è un laboratorio d'arte specializzato in arte decorativa e pittura artistica, fondato a Londra nel 1997 e dai primi anni 2000 attiva in Italia, dal pittore e scultore Marco Napoletano, di cui è il titolare e maestro decoratore.

Diplomato all’Accademia di belle Arti di Perugia nel 1989, Napoletano è un artista poliedrico. Forte delle sue pregresse esperienze professionali nel campo della pittura artistica nel 1997 dedica buona parte della sua progettazione e realizzazione pittorica all’arte decorativa. La ArtMandE realizza decorazione di soffitti, trompe-l’oeil, ritratti, quadri, murales e si occupa anche di restauro e di alta decorazione.

Le sue opere personali sono visibili su: www.artmande.com

Lo abbiamo intervistato in occasione della recente decorazione di una villa privata di interesse storico a Pescara, per la quale l’artista ha scelto i prodotti della linea Histolith di Caparol, dedicata al restauro storico monumentale.

1. Maestro Napoletano, cosa l’ha spinta ad intraprendere il suo percorso di artista?

Per quanto vada indietro con i ricordi, non riesco a rammentare un giorno da bimbo durante il quale non abbia disegnato, scolpito e dipinto ciò che mi capitava sottomano. Dagli album di scuola che finivano in pochi giorni, alla carta da pacchi; dalle scatole di cartone che, ritagliate, diventavano le mie prime “tele”, al retro della carta da parati che mi procuravo tra gli scarti dei negozi di ferramenta. Era un vero e proprio bisogno che è poi diventato una scelta di vita.

2. ​Come ha iniziato a fare questo lavoro e da quanto tempo opera in questo settore?

Ho iniziato a dipingere per mantenermi appena terminata L’Accademia di belle Arti nel 1989. Sono passato dai quadri ai murales, dalla grafica all’illustrazione. Ho fatto il performer on stage durante concerti, sia con la mia band che con artisti internazionali come il rapper Frankie hi-nrg mc. Ho scolpito e fatto istallazioni. In buona sostanza, tutto ciò che implicava creatività e immagine. Nel 1997 mi sono trasferito a Londra dove ho fondato con la mia compagna Emanuela Multari la “ArtMande”, una partnership che proponeva sul mercato londinese, oltre alla nostra arte, anche i nostri progetti e la nostra capacità di realizzare decorazione artistica. Da qui il nome ArtMandE che altro non è che -Art Marco and Emanuela-. Siamo tornati in Italia nel 2003 e da allora l’avventura continua.

3. Le sue opere sono presenti in diverse nazioni: cosa ha studiato e come è arrivato a questo successo?

Non parlerei di successo, ma di riconoscimento. Successo è una parola grossa che definisce l’essere arrivati all’apice di un percorso. Non mi ci riconosco perché essenzialmente cerco di sperimentare e imparare ogni volta che ne ho l’occasione. Il mio percorso, quindi, è in atto continuamente. Ciò che mi fa indubbiamente piacere è l’essere spesso invitato ad esporre e che alcuni collezionisti privati, anche all’estero, abbiano scelto le mie opere; così come anche il fatto di essere presente in un paio di musei come il PAM-Parete Art Museum d’arte contemporanea (Caserta) e il Museo Garibaldino e del Risorgimento (Teano). Ciò che però mi fa ancora più piacere è il fatto di essere apprezzato dagli amanti dell’arte che mi scoprono sul web. Questo da parte non solo dei committenti ma, cosa più importante per me, da colleghi in giro per il mondo. Essere riconosciuti e apprezzati da colleghi, e ce ne sono qualitativamente di fantastici, è emozionante in un mondo che è invece estremamente competitivo. Per ciò che riguarda i miei studi, dopo la maturità scientifica mi sono diplomato in pittura all’Accademia di belle Arti di Perugia. Un percorso importante, ma che non sarebbe bastato senza la frequentazione di botteghe d’arte e la collaborazione in gioventù con vecchi maestri decoratori. Una scuola fatta sul campo, osservando, rubando con gli occhi e sperimentando. Non c’è scuola migliore che il cantiere.

4. Tra le sue tante abilità artistiche, lei esegue lavori di alta decorazione e, recentemente, si è occupato del rinnovamento estetico di una villa privata a Pescara. Ci può parlare della sua esperienza in relazione a questo incarico?

La commissione del ripristino pittorico/decorativo di questa villa privata di Pescara si basava su due problematiche. La prima riguardava il restauro strutturale delle facciate e dei fregi scultorei, mediante rifacimenti di intonaci e la relativa ritinteggiatura di cui si è occupata la ditta “Giuliani Adriano”. La seconda, quella che implicava me, riguardava oltre alla supervisione e la scelta dei materiali per le tinteggiature, l’intervento di ripristino pittorico delle aree originariamente decorate con specchiature, volumi dipinti, fregi pittorici e ricchi motivi floreali. Nello specifico, la quasi totalità delle decorazioni preesistenti avevano subito danni importanti tali da far scomparire l’intera parte relativa ai decori floreali e che presentava diversi distacchi di colore nella parte dei volumi dipinti. Inoltre, vi erano larghe aree con presenza di muffe che avevano “mangiato” la superficie pittorica. Ho avuto libertà d’azione per riprogettare ex novo i diversi soggetti floreali spariti, riproponendone lo stile e le simbologie. Ho documentato tutta l’area d’intervento mediante una dettagliata sessione fotografica. Realizzando piccoli tasselli di ripulitura mi sono avvicinato il più possibile alle cromie originali per ciò che riguardava i fondi visto che, come ho già detto, la parte floreale era interamente sparita e i colori scomparsi. Dopo la misurazione di ogni elemento del decoro rimasto sono passato alla progettazione, mediante bozzetti e acquerelli, per arrivare alla creazione di sinopie. Una volta realizzati i nuovi intonaci dalle maestranze collaboratrici ho fatto applicare il fondo di collegamento ai silicati di potassio riempitivo ed uniformante Histolith Quarzgrund. A questo punto sono passato alla ricostruzione fedele di tutto l’impianto decorativo e, di conseguenza, alla pittura.

5. Per questa sua opera di ripristino, Lei ha scelto i prodotti per il restauro storico e monumentale Histolith: perché questa scelta?

Quale che sia la commissione affidatami cerco e scelgo sempre i materiali di maggiore qualità presenti sul mercato.Va da sé che l’abbia fatto per ridare nuova vita a una villa storica documentata fotograficamente anche nel Museo delle Genti d’Abruzzo. In queste ricerche mi avvalgo da tempo della competenza di Gianluca Priori, Key Account project consultant della Caparol, non solo per il suo alto profilo tecnico, ma anche per la sua sensibilità artistica, ragione per la quale ci siamo conosciuti. Una consulenza affidabile sul territorio è importante per chi fa un lavoro come il mio.  

6. La villa oggetto di intervento era già riccamente decorata, pertanto, dato l’interesse storico che detiene, si è reso necessario rispettare i cromatismi preesistenti. Ha avuto difficoltà a riprodurre tali tinte?

La gamma cromatica dei silicati della Caparol soddisfa completamente i bisogni di un pittore di decorazioni artistiche. Logicamente, l’uso dei pigmenti minerali fotostabili specifici permette di creare un vasto ventaglio di ulteriori sfumature.

7. Ha incontrato difficoltà nella creazione dei volumi attraverso il colore?

Non particolarmente. I silicati hanno un loro grado di diluizione oltre il quale si rischia di “sfibrare” il colore rendendolo meno performativo nel tempo. Rispettando le giuste diluizioni si sopperisce tecnicamente con le sfumature “a contatto”. I volumi si creano realizzando graduali scale di colore sia negli scuri che nei chiari. In questo modo la performatività del prodotto rimane al massimo livello.

8. In cosa ha apprezzato i prodotti Histolith?

Ogni prodotto ha le proprie peculiarità. L’importante è conoscerle, rispettarle e per quanto sia possibile sperimentarne i limiti. Dei prodotti Histolith ho apprezzato l’alta qualità e, nel rispetto della conformazione della pittura ai silicati, la versatilità. La finitura cromatica è poi estremamente elegante, ricorda il velluto.

9. In qualità di artista, consiglierebbe i prodotti Histolith di Caparol?

Sì, e lo dico convintamente. Per ciò che riguarda interventi artistici da realizzare in esterno è importante usare materiali di alta qualità creati per durare nel tempo.

10. Com’è cambiato il suo settore negli anni, come lo ha affrontato e cosa c’è nel suo futuro?

Il mondo dell’arte e della decorazione artistica è cambiato molto negli ultimi decenni. Le forme d’espressione si sono moltiplicate. Ci sono grandi giovani talenti. Probabilmente ci sono sempre stati, ma il fatto di poter essere connessi con l’intero mondo in tempo reale ce ne fa accorgere. C’è tanta voglia di realizzare, di cimentarsi. D’altro canto, nascono sempre più mezzi e materiali che illudono che non ci sia bisogno di conoscenze antiche che, invece, sono quantomai importanti. E’ un mondo sempre più ampio e veloce che però presenta nuove fragilità legate appunto alla velocità. C’è un detto: “Tutti i committenti desiderano un lavoro che sia di alta qualità, realizzato velocemente e con costi contenuti. Di questi tre desideri puoi, per forza di cose, realizzarne solo due. Scegli quali.”. Come affronto il mio lavoro che è poi la mia vita? Sono sempre lo stesso che da bambino si andava a procurare gli scarti di carta da parati per dipingerci sul retro. Non sono stato io a scegliere la pittura, mi ha scelto lei. Il futuro? Ovviamente progetti da realizzare, quadri da dipingere e materiali da sperimentare. C’è un eccitante lavoro che riguarda i soffitti di una villa di inizio ‘800. Soffitti che ho già progettato in stile eclettico e che saranno una piacevole sfida. C’è anche il ritorno alla performance con musicisti e una serie di opere su carta che sto realizzando… e poi non so. Il futuro, in quanto tale, è imperscrutabile.

Approfondimenti:

Scopri tutti i dettagli dell'intervento: http://www.caparolmedia.it/realizzazioni/un-progetto-di-restauro-darte-per-una-villa-storica-nel-centro-di-pescara

Giu.22