In un comunicato congiunto pubblicato il 14 luglio 2021 le più importanti associazioni di categoria e di consumatori chiedono la conferma di proroga del Superbonus entro l’estate.

Certezze subito per lavori destinati a protrarsi nel tempo è ciò che richiedono al Governo le associazioni di categoria e di consumatori in merito alle scadenze previste per l’esecuzione dei lavori del Superbonus 110%.

In caso contrario il rischio molto probabile è di vanificare l’iniziativa del governo volta alla ripartenza del paese e del settore dell’edilizia in particolare.

La scadenza auspicata è il 31 dicembre 2023 come minimo, da confermare però a stretto giro senza aspettare la legge di Bilancio 2022, pena il possibile fermo dei lavori in corso, e ciò sia per le opere di efficientamento energetico sia per la cessione del credito e dello scontro in fattura come previsto dall’art.121 del DL 34/2020 convertito con la Legge 77/2020.

Firmatarie del comunicato congiunto pubblicato il 14 luglio 2021 sono state le maggiori Associazioni di svariati settori produttivi, fra cui Assovernici ANIT- Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico e Rete IRENE, alle quali Caparol è associata, oltre ad AIPE- Associazione Italiana Polistirene Espanso, ANPE- Associazione Nazionale Poliuretano Espanso rigido, AssoESCo, CNA Costruzioni, Conflavoro PMI, FINCO con le sue Associazioni federate interessate al tema (Aceper, Acmi, Ait, Anaci, Anfit, Anfus, Assites, Assocompositi, Assofrigoristi, Assoverde, Fiper, Fire, Fondazione Promozione Acciaio, Harley Dikkinson Associazione, Pile, Unicmi, Zenital), Kyoto Club, Rete delle Professioni Tecniche, Renovate Italy, Legacoop Produzione e Servizi, e Altroconsumo.

La legge di conversione del DL59/2021 confermata dal Consiglio Europeo prevede invece oggi le seguenti scadenze:

  • 30 giugno 2022 per gli edifici unifamiliari
  • 31 dicembre 2022 per i condomini e gli edifici con massimo 4 unità immobiliari di unica proprietà (quest’ultimo solo se i lavori al 30 giugno 2022 sono già al 60%)
  • 30 giugno 2023 per i lavori degli IACP (prorogato al 31 dicembre 2023 se al 30 giugno 2023 i lavori sono già al 60%).

Tali scadenze sono estremamente restrittive in assoluto, ma ancora di più alla luce della diffusa scarsità di materiali che sta causando aumenti di prezzi e ritardi nelle forniture, quantificati in 4 mesi come minimo. Molti progetti sono infatti già stati costretti a fermarsi perché non più in linea con i massimali e con la verifica di congruità.

Lo scenario è reso ancora più critico dal fatto che gli interventi che beneficiano del superbonus sono operazioni ingenti che necessitano di tempi abbastanza lunghi per la progettazione e gli studi di fattibilità. A questo si aggiunge che i lavori di efficientamento energetico sulle facciate vengono effettuati in 8 mesi su 12, cioè non nei mesi più freddi.

Analogamente è necessario prorogare anche le scadenze relative all’attivazione della cessione del credito o dello sconto in fattura, indispensabili per la riuscita del provvedimento.

Le operazioni di demolizione e ricostruzione e tutti gli altri interventi volti all’efficientamento energetico degli edifici  richiedono tempi lunghi, soprattutto nei contesti condominiali, difficilmente effettuabili nei tempi previsti ad oggi. Se i lavori non dovessero essere portati  a termine entro le scadenze, decadrebbe  tutto o gran parte beneficio Fiscale. Per questo motivo servono certezze oggi.

Il comunicato congiunto conclude con le seguenti importanti riflessioni: «Segnaliamo inoltre che la realizzazione di un intervento di riqualificazione energetica o di messa in sicurezza sismica non a regola d’arte per mancanza dei tempi tecnici, potrebbe comportare danni e problemi di sicurezza oltre alla mancata riduzione dei consumi, vanificando gli obiettivi anche del PNRR. Infine sarebbe fondamentale dare agli attori del mercato e ai cittadini una visioni di lungo termine, quanto meno quinquennale, di tutto il quadro incentivante esistente attraverso la redazione della strategia per la riqualificazione energetica degli edifici, come richiesto dalla Direttiva Europea per l’efficienza energetica in Edilizia (EPBD)»

 

22/07/2021

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