È una fredda ma soleggiata giornata invernale quando incontriamo il geometra Giorgio Pacchetti nella palazzina DAW Akademie di Vermezzo.

Testa sale e pepe, barba corta, camminata sicura, una vaga somiglianza a Messner e al suo sorriso rassicurante, tipico della persona seria, determinata, costruttiva che subito ci conquista e ci fa immergere in una lunga ma vivace conversazione che confermerà tutte le positive impressioni iniziali. Con lui avremo modo di intraprendere un viaggio ad alta intensità dagli anni ’90 a oggi, gettando un occhio sul futuro, attraverso aspirazioni, sogni, passioni e realtà, a confronto con attitudini personali, fasi della vita, nonché andamenti dell’economia e quindi dell’edilizia, e approfondiremo il ruolo determinante di Caparol in tutto questo suo percorso.

Di fronte a un tiepido caffè e a un vicendevole timido sorriso che vela un lieve imbarazzo (solo iniziale) comincia così la nostra piacevole chiacchierata.

 

Geometra Pacchetti partiamo subito ripercorrendo la sua storia professionale!

Sono entrato nel mondo del lavoro in età precoce nel 1988, ancor prima di diplomarmi affiancando, nelle ore pomeridiane, un geometra del mio paese. Esperienza dopo la quale, una volta terminati gli studi, approdo (e ci rimango per circa due anni) in una dimensionata impresa edile operante sia in Italia che all’estero, contribuendo a diverse costruzioni/ristrutturazioni di edifici civili e industriali. Esauriti i rapporti con Castelli s.p.a. mi inserisco, attraverso concorso pubblico, dapprima negli uffici tecnici dell’ex AEM Milano (ora A2A s.p.a.) per seguire diverse riqualificazioni e adeguamenti di stabili ad uso ufficio, e poi in Metroweb s.p.a. (sempre di proprietà AEM Milano) per occuparmi degli aspetti civili relativi alla gestione/installazione della fibra ottica nel capoluogo meneghino. Questa apertura verso il mondo delle telecomunicazioni mi darà l’opportunità, nel 2001, di varcare le porte di Vodafone, dapprima come supervisore tecnico e poi come responsabile di progetti di importanza regionale, e di rimanerci per quasi dieci anni. Ma è il 2009 l’anno della svolta. Consapevole dell’esperienza e delle conoscenze maturate - realizzando un progetto tenuto nel cassetto da diverso tempo - decido di intraprendere la libera professione e apro così lo Studio Tecnico Pacchetti. Lo studio si occupa delle classiche attività di riconversione e ristrutturazione di ambienti civili e urbani, con un focus - quasi una missione - sulla riqualificazione energetica degli edifici, ambito che mi ha regalato le più grandi soddisfazioni professionali e che intendo implementare nel breve futuro.

 

Come e quando ha conosciuto Caparol?

Ho conosciuto per la prima volta Caparol in occasione del ciclo di incontri CasaKyoto organizzato da ANIT a Varese nel 2009. Quest’iniziativa, dedicata al mondo dei progettisti e volta a migliorare l’efficienza energetica della casa, vedeva Caparol in qualità di partner tecnico per quanto concerne l’isolamento termico delle pareti. Ricordo di essere rimasto profondamente e positivamente colpito da questo interessante percorso progettuale e dal prezioso valore aggiunto di questo brand, con cui da quel momento in poi si è avviato un sodalizio in crescendo.

 

Come Caparol la supporta ogni giorno nella sua attività professionale? Quali sono pertanto i motivi principali per i quali ha scelto di collaborare con noi?

Caparol per me è un partner solido e sicuro, in grado di sostenermi e aiutarmi su più fronti, grazie alla qualità dei suoi prodotti e alla professionalità del suo servizio.

Lo fa prima di tutto nella fase preparatoria/preliminare, non solo mettendo a disposizione i testi di capitolato e le schede tecniche dei prodotti, ma soprattutto supportandomi nell’attività di valutazione della riqualificazione energetica. Ci sono infatti alcune situazioni, molto settoriali, in cui l’Assistenza Tecnica Caparol, forte di una pluridecennale esperienza sul campo e quindi altamente qualificata, ha fatto la differenza. E quando si entra nella fase realizzativa si conferma presente in cantiere in caso di qualsiasi necessità o criticità, a chiamata, sempre a titolo gratuito, a prescindere dalle polizze assicurative. Lo fa con serio metodo di lavoro, proponendo soluzioni concrete tramite una relazione tecnica in cui si conferma il sopralluogo, i risultati del sopralluogo, la problematica emersa e la relativa soluzione. Emerge sostanzialmente una forma di responsabilità dell’azienda di cui i tecnici ne sono i testimoni, creando così un solido rapporto fondato sulla vicendevole fiducia tra le due parti.

 

Può raccontarci un caso degno di nota in cui Caparol ha fatto la differenza con i suoi prodotti o servizi, risolvendo un problema o sbloccando una situazione?

Certo, ci sono numerosi esempi in cui l’assistenza e la professionalità di Caparol hanno fatto la differenza. Cito in particolare un cantiere di Milano, in cui avevo riscontrato in fase di posa del cappotto termico un problema legato alla resistenza dei tasselli al supporto - un laterizio meno consistente della norma - che avrebbe potuto compromettere la buona riuscita del progetto. Grazie all’iter di cui abbiamo appena parlato e quindi al servizio di Assistenza Tecnica Caparol, sono state eseguite in loco delle scrupolose prove di resistenza allo strappo, in cui è emerso, in questa particolare condizione, la necessità di utilizzare un tassello ad avvitamento piuttosto che quello, normalmente preso in considerazione, a percussione.

 

Quali evoluzioni vede in futuro per la sua attività professionale e per il mercato dell’edilizia?

Premesso che mi piacerebbe mantenere anche per il futuro questo tipo di supporto/rapporto con Caparol, per quanto riguarda il mio business vorrei implementare l’attività di progettazione e riqualificazione energetica che è quella che mi appassiona e soddisfa maggiormente. In tal senso vorrei organizzare, con il supporto dell’azienda - a fronte di un mercato delle ristrutturazioni in discreta ripresa rispetto al “nuovo” - un percorso di formazione/informazione per amministratori di condominio, per privati e per progettisti che si vogliono avvicinare al mondo del comfort abitativo. Questo percorso, sicuramente oneroso in termini di tempo e risorse, porterebbe però ad avere degli interlocutori evoluti, sensibili e quindi consapevoli e reattivi di fronte al tema sempre più attuale del risparmio energetico.