Abbiamo intervistato Gavino Ruiu, imprenditore nel settore dell’edilizia insieme alla nuova generazione rappresentata da suo figlio Riccardo.

Tante le tematiche affrontate nel ripercorrere la sua lunga e felice esperienza che parte negli anni Settanta e “Coraggio, presenza e qualità” sono state le parole chiave più ricorrenti.

Signor Ruiu, com’è iniziata la sua avventura imprenditoriale con Caparol?

L’azienda tedesca DAW decise nel ’75 di affidare al sig. Hoffman l’incarico di esportare il marchio Caparol in Italia, aprendo una concessionaria con deposito a Roma che importava merce dalla Germania. Io a quei tempi lavoravo come dipendente per il distributore in Sardegna. Un anno dopo il dott. Giorgio Longhi - neo uscente Legale Rappresentante della DAW Italia -, rileva insieme al sig. Longari l’attività di Caparol e sposta la sede alla porte di Milano, aprendo anche un sito produttivo.

E da lì è nata la spinta a partire?

Sì, vivere in azienda da dipendente, come ho fatto io, ti dà modo, se si vuole, di guardarsi intorno e capire a fondo le problematiche. Questo spirito ha stimolato la mia volontà di migliorare ciò che non andava ai tempi e cioè il problema degli incassi.  Così di mia iniziativa, preparavo i camion col carico di materiale e una volta alla settimana facevo consegnare la merce; ma avevo già in mano gli assegni circolari. Questo mio modo di lavorare piacque al sig. Longhi che, negli anni ’80 mi propose di aprire un concessionario con deposito per la Sardegna.

Da dipendente a capo della sua azienda, quindi?

Sì, iniziò così l’avventura. E successivamente ho aperto il mio primo deposito a Quartu Sant’Elena, tuttora altamente operativo e dopo qualche anno diventai agente-rivenditore, e lo siamo tuttora.

Quali sono state le difficoltà all’inizio nel vendere prodotti tedeschi in Sardegna?

La Sardegna è un grande paese e gli abitanti si fidavano esclusivamente dei loro paesani che producevano in loco. La gente diffidava da un marchio straniero e la difficoltà era soprattutto questa.

Come ha superato questo scoglio?

L’idea vincente è stata quella di preparare campioni dimostrativi gratuiti. Le persone iniziarono ad utilizzali e notavano che dopo un anno il prodotto dell’artigiano locale deperiva, mentre le opere realizzate con i prodotti Caparol erano ancora perfettamente intatte.  La qualità del prodotto è stata premiante: le prove tangibili di realizzazioni che nel tempo non si deterioravano, malgrado l’ambiente marino circostante. Il valore di Caparol è emerso da se’ e da quel momento fu tutto più semplice. Erano gli anni del graffiato, del bucciato e avevamo già un’ottima offerta di gamma, completa e di qualità.

Oggi che invece la concorrenza si fa sentire, qual è la sua carta vincente?

Oggi la situazione del mercato Sardegna conta tantissimi concorrenti, ma noi ci difendiamo con la nostra presenza. E con “presenza” intendo il nostro esserci fisicamente sul cantiere, la nostra assistenza è fondamentale per proporre i cicli giusti. Ci difendiamo con la “trasparenza”: presenziare con il tecnico di cantiere specializzato, che effettua l’analisi e redige una relazione dettagliata caso per caso. E ribadisco: la qualità dei prodotti fa la differenza, è garantita. La fortuna è quella di poter intervenire subito al bisogno: il personale della rivendita negli anni ha acquisito delle competenze che consente oggi di fare una assistenza tecnica anche autonoma, anche se resta fondamentale il tecnico aziendale preparatissimo che ci offre supporto 2/3 gg al mese.

Oltre a ciò, vincente è stata l’iniziativa di organizzare la formazione sul territorio attraverso i corsi Akademie on Tour e Akademie in Conference. Le giornate di formazione con i nostri Clienti e i convegni con gli Ordini Professionali che organizziamo presso il nostro Caparolcenter, dotato di show room e sale convegni, ottengono sempre un ottimo riscontro.

Oltre alla formazione continua, cosa c’è nel suo futuro?

La famiglia, come parte integrante dell’attività professionale. Mio figlio Riccardo sta acquisendo sempre più competenze ed è ormai una figura professionale completa nel nostro ambito. Mia figlia Anna ha terminato il corso di laurea e sta entrando in azienda con un ruolo sempre più fondamentale nell’ambito tecnico e amministrativo. Anche i nostri collaboratori sono preziosi e fondamentali: Ireneo, con noi da molti anni, gestisce il punto vendita ed è un esperto colorista: riesce a ricreare una tinta a occhio nudo, è fenomenale! E poi c’è l’ing. Valentina Locci, la nostra valida promoter, abile e determinata, che  ha dimostrato negli anni il suo valore e si è meritatamente affermata con successo.

Insomma, abbiamo in casa tutto ciò che serve, un mix perfetto di competenze, il mix vincente con cui presentarsi sul mercato.

da sinistra il titolare Gavino Ruiu, la promoter di zona ing. Valentina Locci, il Direttore Vendite DAW arch. Giuseppe Galise e Riccardo Ruiu

 

Quali sono i principi che altri possono apprendere dalla sua esperienza?

Migliorarsi sempre, lavorando sempre con impegno, trasparenza e costanza, per crescere e far crescere. E in questo mi sento molto fiducioso, perché sono fortunato ad avere due splendidi figli che saranno ottimi imprenditori.

Riccardo, hai qualcosa da aggiungere?

Grazie papà. Non potrà andare diversamente: sono nato sotto il segno dell’elefante...!  I peluche accanto alla culla prima e al letto poi; chincaglierie varie, la tazza, il portamatite.... e in negozio elefanti colorati Caparol ovunque. L’elefante è una sorta di figura paterna per me e lo porterò avanti con onore. Tant’è che me lo sono persino fatto tatuare sulla spalla!

Momento di allegria generale in cui, neanche a dirlo, gli facciamo sollevare la manica fino alla spalla per mostrarcelo! Non è ovviamente il logo Caparol, ma è un bell’esemplare, bel fatto!

Ci raccontate qualche situazione in cui Caparol ha fatto la differenza?

In tanti anni ce ne sono proprio state parecchie...  Molte “missioni impossibili” da noi risolte grazie alla caratteristiche e qualità dei prodotti. Per esempio la Legione dei Carabinieri, in cui ogni anno si doveva intervenire perché la pittura si sgretolava.  Finché siamo intervenuti noi con l’AmphiSilan: sono trascorsi  20 anni ed è lì ancora intatta. Sempre con AmphiSilan abbiamo trattato l’Hotel Villa del Re, situato a 20 metri dall’acqua che aveva bisogno prima di noi di continui interventi per la pittura che si scrostava e un 5 stelle non può certo permetterselo.

Di queste situazioni, malgrado il clima marittimo, ne abbiamo risolte tante, utilizzando prodotti giusti…

Sempre con AmphiSilan recentemente abbiamo trattato un hotel a Villasimius che sorge praticamente sull’acqua... e poi edifici vari sul lungomare di Alghero, fronte scogli...  e la Cantina di Argiolas..

Anche il Palazzo delle Scienze, stesso problema di pittura che si risollevava e lo abbiamo in questo caso trattato e risolto col Muresko, prodotto storico di cui si conoscono ormai le eccellenti doti di permeabilità e idrorepellenza.

Muresko oggi sta crescendo ancora, lo sa..

E sono contento. Lo adopero da sempre, ancora quando aveva il primo logo… dovrei avere qualche vecchia immagine, ve la cerco.. e ho conservato sempre anche le prime cartelle colori, vecchi stampati, calendari. Avevo fino all’anno scorso persino il primo tintometro, era la matricola n, 11.. l’ho fatto rottamare, ma era ancora funzionante! Vi manderò le foto!

 

Ride, ridiamo insieme e ci invita al Poetto a bere la tipica birra Icnusa. Icnusa,  “impronta” in sardo antico, che se la guardi bene dall’altro, è proprio quella dell’elefante a firma Ruiu…! Una sigla di garanzia che siamo fieri di condividere e raccontare, al presente e al futuro.